Che cos'è l'Ecografia - Dr Annona

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Che cos'è l'Ecografia

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Dott. Salvatore Annona
Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Salvatore Annona - MioDottore.it
      Che cos'e' l'ecografia?

L'ecografia e' una tecnica che consente di vedere gli organi del nostro corpo con l'utilizzo delle onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni non udibili dall'orecchio umano) che attraversano i tessuti. Il principio su cui si basa l'ecografia e' lo stesso utilizzato dal sonar delle navi per localizzare i sottomarini. In pratica, l'ecografo funziona cosi': la sonda posta sull'addome materno invia impulsi di onde sonore nel corpo. Queste onde sonore in parte vengono riflesse dalla parete addominale e dalla parete dell'utero, creando echi. Quando le onde sonore arrivano al feto mandano altri echi: tali echi (o onde di ritorno) sono trasformati in immagine sul monitor dell'ecografo. Ogni volta che l'ultrasuono incontra un'interfaccia, esso viene riflesso. La sonda, in sostanza e' composta di cristalli che hanno la funzione di inviare nonche' di ricevere gli echi di ritorno. Il computer dell'ecografo e' in grado di calcolare in tempi velocissimi, impensabili in passato, sia l'intervallo trascorso tra l'ultrasuono inviato e l'eco ricevuto, sia l'intensita' con cui tale eco viene riflesso. Da tale calcolo, eseguito punto per punto dello schermo in tempo reale, l'ecografo e' in grado di ricostruire l'immagine: l'intervallo di tempo determinera' le coordinate dell'interfaccia incontrata e l'intensita' indichera' il livello di grigio da rendere sullo schermo. Ogni pixel quindi sara' calcolato in questo modo, molte volte al secondo. L'immagine che si ottiene mostra quindi in maniera bidimensionale sullo schermo una sezione della struttura esaminata, consentendo anche di distinguere eventuali movimenti. I moderni apparecchi sono inoltre dotati di software particolarmente elaborati che consentono di ottenere immagini a fuoco a diverse distanze, immagini elaborate e modificate al fine di ottenere la maggior quantita' di informazioni possibile. Ulteriori informazioni sono possibili infine con l'uso dei moderni ecografi tridimensionali, che costruiscono spettacolari immagini delle strutture fetali da affiancare alle tradizionali immagini bidimensionali per una piu' dettagliata definizione delle diagnosi.
Con l'ecografia e' quindi possibile osservare in modo dettagliato il feto all'interno dell'utero, sia nella sua morfologia, sia nei movimenti e nei comportamenti. Utilissima, ad esempio, e' l'osservazione del cuore fetale, di cui si distinguono l'anatomia e i movimenti.

Perche' fare l'ecografia in gravidanza

Le ragioni piu' comuni per cui si esegue l'ecografia sono: determinare con buona precisione l'epoca della gravidanza e la posizione del feto e accertare che il suo sviluppo sia normale relativamente alla conformazione e all'accrescimento. Oggigiorno l'ecografia e' considerata del tutto esente da rischi, non invasiva, accurata e con rapporto costo/benefici del tutto favorevole. Essa e' pertanto diventata un ausilio insostituibile e importantissimo nella gestione di ogni donna gravida.

Che cosa si vede con l'ecografia

Nei primi due, tre mesi di gravidanza con la misurazione della lunghezza del feto e' possibile valutare se lo sviluppo del feto corrisponde all'epoca di gravidanza valutata in base alla data dell'ultima mestruazione. Talvolta questa data non e' ricordata esattamente oppure le mestruazioni non sono regolari: un'ecografia eseguita nei primi tre mesi consente di datare con precisione l'epoca della gravidanza. Dalla fine del secondo mese si visualizza l'attivita' pulsatile del cuore, i movimenti fetali e il numero dei feti. Piu' tardi, dal quarto mese in poi, si effettuano le misurazioni della testa, dell'addome e del femore fetali e i valori di tali misure vengono confrontati con quelli delle curve di riferimento. Si puo' cosi' valutare se le dimensioni del feto corrispondono a quelle attese per l'epoca della gravidanza. In questo stesso periodo si visualizzano la sede di inserzione placentare, la quantita' di liquido amniotico e alcuni organi interni (reni, vescica, stomaco, cuore, ecc.); si visualizzano inoltre tutti i segmenti dei 4 arti. Il sesso del feto e' evidenziabile dal quarto mese: da questo momento la possibilita' di definirlo dipende dalla posizione del feto.

E' possibile valutare gli organi interni del feto ?

E' possibile. Oltre alle strutture che vengono misurate normalmente (testa, addome, femore, omero) si visualizzano sempre la colonna vertebrale, la vescica, i reni, lo stomaco, le strutture intracraniche e tutti i segmenti dei 4 arti. L'ecografia consente di visualizzare anche il cuore del feto e di sospettare gran parte delle malformazioni cardiache: in tal caso e ogni qualvolta vi siano indicazioni specifiche vengono eseguiti dettagliati esami ecocardiografici presso strutture qualificate. La possibilita' di rilevare un'anomalia a carico di qualsiasi distretto del feto dipende dalla sua dimensione, dalla posizione del feto in utero, dalla quantita' di liquido amniotico e dallo spessore della parete addominale materna: per tali ragioni e per i limiti intrinseci della metodica e' percio' possibile che talune anomalie fetali sfuggano all'esame ecografico. Inoltre alcune malformazioni si manifestano solo tardivamente (settimo-ottavo mese) e non sono percio' visualizzabili in esami precoci. L'esperienza fino ad ora disponibile suggerisce che un esame ecografico routinario non mirato consenta di identificare dal 30 al 70% di tutte le malformazioni. Tale percentuale e' piu' elevata nel caso dell'ecografia cosiddetta "strutturale", nella quale vengono sistematicamente osservati e descritti tutti i distretti fetali, anche se non tutte le malformazioni possibili sono diagnosticabili per mezzo di tale tecnica.



Che cos'e' la flussimetria

La flussimetria consiste nell'utilizzo dell'effetto doppler per la rilevazione dei flussi e di ogni struttura in movimento. L'effetto doppler e' legato alla variazione di frequenza che un'onda ultrasonora riceve se incontra una superficie in movimento. La differenza tra la frequenza emessa e la frequenza ottenuta di ritorno viene definita "Doppler shift". I moderni apparecchi sono in grado di rilevare e registrare tale doppler shift.
Il principio dell'effetto doppler e' stato per lungo tempo utilizzato dai rilevatori del battito fetale. Gli ulteriori sviluppi della tecnologia degli ultimi anni hanno consentito di allargare le sue applicazioni in Ostetricia, soprattutto nell'ambito della valutazione del benessere del feto. Le caratteristiche della circolazione del sangue nei vasi fetali, nonche' nei vasi materni possono essere studiate attraverso le forme d'onda costruite grazie alla velocimetria doppler. In sostanza il doppler shift, viene riportato su di un grafico e sulle onde che si creano vengono effettuate delle misurazioni. Dalle misure ottenute vengono calcolati alcuni indici, che danno informazioni sulle caratteristiche della circolazione del sangue di alcuni distretti fetali e materni. In particolare vengono studiate di solito nel feto le arterie ombelicali, l'aorta, la caotide interna e l'arteria cerebrale media; ma qualunque vaso fetale puo' essere studiato. Nella madre vengono invece studiati le arterie uterine e i loro rami principali. Altro vasto campo di applicazione e quello della patologia ginecologica, nella valutazione della natura delle masse pelviche, per distinguerne le caratteristiche di benignita' o malignita'. Un ulteriore sviluppo nella tecnologia dell'applicazione dell'effetto doppler e' costituito dall'introduzione del colore: i moderni apparecchi sono infatti in grado di rilevare i flussi in un'area selezionata del video e di rappresentarli con dei colori. Tipiche sono l'applicazione del rosso ai flussi in avvicinamento rispetto alla sonda e in blu a quelli in allontanamento dalla sonda. L'immagine cosi' colorata consente all'operatore di avere un'idea immediata di tali flussi, aumentando cosi' le capacita' diagnostiche. Grazie a tale artificio e' divenuto meno complesso lo studio del cuore fetale e il riconoscimento di alcune anomalie.



Che cosa non e' possibile vedere con l'ecografia?

E' da sfatare la convinzione che l'ecografia sia in grado di vedere tutto. Nel corso degli ultimi anni si e passati dall'iniziale stupore per la spettacolarita' delle immagini ecografiche, anche le piu' banali come quelle del sesso del feto, alla convinzione errata che sia dovere del medico ecografista visualizzare necessariamente tutte le anomalie possibili. E' pur vero che l'abilita' degli operatori si e' accresciuta di pari passo con il miglioramento delle caratteristiche tecniche degli ecografi utilizzati, ma molteplici sono tutt'oggi i limiti dell'ecografia. Non sempre l'anomalia e' costituita da un'alterazione anatomica: per esempio il ritardo mentale, la sordita', i difetti metabolici, i difetti cromosomici (come la sindrome di Down), spesso non si accompagnano ad alterazioni strutturali evidenziabili con l'ecografia. Alcuni difetti strutturali possono essere molto piccoli e sfuggire cosi' all'esame ecografico. Qualche difetto puo' non alterare le immagini ecografiche: e' il caso dell'ano imperforato. Qualche difetto cardiaco puo' sfuggire all'esame ecografico prenatale ed essere addirittura diagnosticato dopo alcuni anni di vita. Altre limitazioni sono costituite dallo spessore della parete addominale, dalla permeabilita' agli ultrasuoni dei tessuti materni, dalla posizione fetale, dalla quantita' di liquido amniotico e dall'epoca in cui si esegue l'esame. L'affidabilita' di un'ecografia eseguita in epoca idonea, in una paziente magra, con il feto in posizione favorevole e non particolarmente vivace circondato da una sufficiente quantita' di liquido amniotico e' massima. Lo stesso feto, in posizione sfavorevole e in una gravida obesa sara' esaminato con grande difficolta' e quindi con minore affidabilita'.



L'ecografia e' innocua per il feto ?

Gli ultrasuoni sono utilizzati nella pratica ostetrica da oltre trenta anni e mai sono stati riportati effetti dannosi, anche a lungo termine, sul feto. E' pur vero che in laboratorio, utilizzando insonazioni di elevata intensita' e per tempi prolungati, si sono ottenuti effetti fisici sui tessuti, fra cui la "cavitazione" e l'incremento della temperatura, potenzialmente dannosi, ma tali effetti non sono stati dimostrati in vivo in numerosi studi effettuati. Oltretutto i moderni ecografi utilizzano energia ben controllata degli ultrasuoni, i cui parametri compaiono con delle sigle in ciascuna immagine ecografica. Per tali ragioni, con le procedure oggi adottate, l'uso diagnostico dell'ecografia e' ritenuto esente da rischi. Si sconsiglia comunque l'uso dell'ecografia per futili motivi, per esempio solo per "vedere" il feto o per "sentire" il battito cardiaco quando non necessario.


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