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Sintomi Disturbi Dubbi

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Dott. Salvatore Annona
Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Salvatore Annona - MioDottore.it
La visita è stata un'esperienza orribile. Ma con le nuove tecnologie è ancora necessario questo tipo di visita?

Salve, sono una ragazza di 30, il mese prossimo mi sposo ed io e il mio ragazzo stiamo già pensando ad avere un figlio. Per dirla tutta, ci stiamo già provando, così per avere il quadro completo, sono andata dal ginecologo per una visita. Premetto che ho sempre fatto visite complete, ma solitamente ho fatto ecografie interne. Questa volta, il ginecologo che non conoscevo, ma al quale mi sono dovuta affidare perchè ho cambiato città e regione, mi ha fatto una visita con le ita, toccandomi le ovaie con le dita!bene, per dirla breve, è stata un'esperienza dolorosa e orribile. La mia domanda è: con le nuove teconologie di ora, è ancora necessario questo tipo di visita? grazie

Una visita ginecologica classica, con esame speculare e palpazione bimanuale della pelvi, è ancora oggi utile e nelle scuole di specializzazione ancora vige la regola del "prima la visita e poi gli esami strumentali". Tuttavia si deve ammettere che spesso l'ecografia transvaginale può egregiamente sostituire la visita. "Spesso" però non significa "sempre" e quindi, rinunciare alla visita significa rinunciare a riconoscere alcune patologie e stati utili per una diagnosi completa. In conclusione: visita ed eventuale integrazione con esami strumentali, non il contrario. Che si sia fatta male e che abbia giudicato l'esperienza orribile potrebbe non dipendere solo da quanto delicato o meno è stato il collega, ma anche dalla sua tensione, la paura, l'emozione, i dubbi sull nuovo ginecologo, l'aver cambiato città, possibili sue infiammazioni che potrebbero aumentare la sensibilità alla pressione e quant'altro. Dia una seconda possibilità al collega, dicendogli chiaramente se si fa male. Io stesso, quando la paziente è tranquilla e collaborante, riesco a visitare più in profondità e meglio e mi astengo da ulteriori tentativi quando mi accorgo di scarsa tolleranza. Cordiali saluti.

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Ho subito una violenza all'età di 6-7 anni. Non sono più vergine, vero?

Ciao sono una ragazza di 28 anni e all'età di 6 o 7 anni sn stata violentata da un cugino più grande di me, non ho mai parlato di questa cosa con nessuno riuscendola comunque a superare nel corso degli anni anke se nn completamente, infatti il mio rapporto con gli uomini non è mai stato facile tanto che non ho mai avuto un vero rapporto sessuale...adesso che mi trovo ad avere delle frequentazioni il mio problema non è tanto affrontare il rapporto sessuale ma sapere che loro si possano accorgere di questa cosa...sono ancora vergine da un punto di vista fisico oppure no?la violenza sessuale subita e le penetrazioni hanno fatto si che io non lo sia più vero?ho vergogna per quello che ho subito e adesso a causa di ciò ho vergogna a dire ad un uomo questa cosa....la ringrazio e spero in una sua sincera risposta....grazie!!!!

E' ben noto come un'esperienza così traumatica possa segnare per sempre una qualsiasi persona. Tuttavia non può neanche distruggersi tutta la vita per questo. Faccia innanzitutto una visita ginecologica (confidando allo specialista i suoi timori) e cerchi di convincersi che non ha nulla di cui vergognarsi. La visita le chiarirà  la situazione anatomica, in quanto non è affatto sicuro che abbia subito la totale lacerazione dell'imene, ma non perchè questo cambi o meno le cose, ma per prendere maggior confidenza con il suo corpo. Il passo successivo è di rivolgersi ad uno psicologo. Di sicuro questo non potrà cancellare l'esperienza della violenza subita, ma per lo meno potrà imparare come gestire i ricordi e come attenuare le conseguenze sulla sua attuale e futura vita di donna. Non abbia paura nè vergogna di dover chiedere aiuto. Ne guadagnerà in qualità della vita. Con i miei migliori auguri.

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Ho rapporti da tre anni ma solo ora ho perdite di sangue. Com'è possibile?

Salve..ho un problema che si e' presentato da poco... ho avuto il mio primo rapporto sessuale 3 anni fa e ce ne sono stati molti altri...che io ricordi non ci furono grosse perdite di sangue durante il primo rapporto.. ora il mio ragazzo solo con la masturbazione mi provoca la fuoriuscita di sangue...cio' significa che si e' rotto l'imene, che mi ha ferito, che c'e' qualche infezione? Perche' proprio non capisco come dopo 3 anni sia possibile che solo adesso ho queste perdite...eppure non sento dolore durante l'atto, solo bruciore al momento della pipi'. La ringrazio

Impossibile fare ipotesi. Tutto è possibile, che vi sia una vaginite,  o che l'imene non sia completamente lacerato fino alla sua base d'impianto, ecc. In quest'ultimo caso tuttavia, al più avrebbe dovuto sanguinare solo una volta, ma non ogni volta. In conclusione per chiarire le cause di questo sanguinamento non c'è altro da fare che una visita ginecologica. Cordiali saluti.

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Vorrei tanto avere un bambino. Secondo lei è giusto fare una visita?

Questo è il secondo mese che mi viene il ciclo vorrei fare una visita,lei la ritiene giusta farmi una visita,perhè vorrei tanto avere un bambino. Cmq il ciclo mi è venuto il 31 di questo mese quando posso fare una prima visita. Cmq sono di caserta e vorrei venire da voi mi puo rispondere x favore grazie.

Una visita è sempre utile, una volta all'anno, con paptest, per la sua salute e per la prevenzione delle neoplasie del tratto genitale. Per la gravidanza, 2 mesi sono pochini per ammettere di già che c'è un problema. Si rilassi e cerchi di avere una spontanea vita di coppia, senza fissarsi sulla gravidanza e perchè in due mesi ancora non c'è. Solo se trascorre più di un anno si ammette la possibilità di un problema e si passa a controlli specifici. Prima è del tutto improprio. Cordiali saluti e cari auguri.

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Ho avuto il mio primo rapporto sessuale in vacanza in Russia. Posso aver contratto qualche malattia?

Salve, qualche giorno fa ho avuto il mio primo rapporto sessuale mentre ero in vacanza. Del partner so molto poco..è una ragazza russa conosciuta mentre ero in vacanza li: tengo a precisare che non ho pagato per ciò che è accaduto (non andrei mai con una prostituta). Lei lavora per arrotondare in uno strip club..è molto bella, non ho saputo dire no...mi ha approcciato e mi ha chiesto di uscire con lei. Ho offerto solo qualche consumazione in discoteca. Poi mi ha portato a casa sua (2 agosto 2010). L'ho baciata tutta..ma penso che ciò non sia a rischio..poi, dopo aver messo il preservativo, lei si è messa sopra di me, ha preso il mio pene e ha cercato di penetrarsi..
In tal istante è fuoriuscita molta secrezione vaginale, parte della quale è caduta sulla mia pancia.. Sulla pancia mi erano stati strappati dei peli circa un giorno e mezzo prima..inoltre vi era un arrossamento dovuto ad un pelo sottocutaneo.. Ora ho paura di aver contratto qualche malattia..Capisco che innanzi tutto lei deve essere sieropositiva.. Io sono uno studente di medicina al II anno.. Pensa che sono a rischio? Un giorno e mezzo può esser sufficiente per risanare eventuali lesioni sulla mia pancia? Cosa devo fare? Pensa che sia opportuno iniziare una terapia antiretrovirale prima del test? Il rapporto l'ho avuto il 2 Agosto.. Grazie, cordiali saluti.

Caro futuro collega, la precauzione del preservativo è stata una buona cosa. Purtroppo i rapporti occasionali come quello descritto sono gravati da un certo rischio, che non si limita solo all'HIV, che magari statisticamente non è il più frequente, ma anche altri come l'HPV, la sifilide, la gonorrea e quant'altro, specie nei paesi dell'est europeo. Tuttavia devo dirti anche che il contagio non è poi così semplice, ma occorre che ci siano una serie di fattori favorenti, come contatti ripetuti, lesioni, sanguinamenti, e una  certa predisposizione immunitaria. Il solo arrossamento della cute e le secrezioni che vi giungono a contatto non sono particolarmente rischiose, ma tieni anche presente che non si possono stabilire regole matematiche. Non credo che tu possa far niente ora, tranne avere prudenza per il futuro ed evitare tutte quelle situazioni che possono influire sul sistema immunitario, come cattiva alimentazione, stress psico-fisico, fumo, alcolici, droghe, inquinanti, uso di farmaci ecc. Un'ultima osservazione voglio farla non da medico ed è questa: non devi sentirti in dovere di giustificare il perchè e il per come hai avuto questa esperienza, ma forse, come prima volta, non è stata proprio la migliore, specie se poi ti ha procurato tanta angoscia. Comunque i nostri nonni l'hanno quasi tutti fatta così (non dico sempre pagando, ma sicuramente con una partner molto più esperta di loro , ma converrai con me che c'è di meglio. Non dirmi che è stato un caso, perchè la destinazione delle vacanze... la dice lunga. Cari saluti da un collega un po' più "grandetto" di te. Cordiali saluti.

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Soffro in maniera atroce di dolori premestruali e dopo la defecazione. Mi può indicare una cura?

Egregio dottore, sono Carla , una ragazza di 22 anni. Le espongo il mio problema. Oramai sono anni che soffro ,in maniera atroce direi , di dolori premestruali ,una decina , se non quindici giorni prima del ciclo! Purtroppo ho provato con vari antidolorifici e antinfiammatori, con scarsi risultati e soprattutto procurandomi un 'ulcera a causa dei cosi detti FANS. Sono già stata presso altri studi ginecologici, ma non hanno mai elaborato una dettagliata diagnosi, con relative cure! Solitamente i miei dolori pelvici si protendono verso la gamba e la schiena e si verificano anche dopo la defecazione.le sarei grata se potesse rispondere a questa mail ed indicarmi , sempre se si può, una possibile cura o dei farmaci , che non siano antinfiammatori ,che possano essermi d'aiuto ed apportare pertanto una minor sofferenza durante il periodo premestruale. La ringrazio. cordialmente Carla

Gentile Carla, c'è bisogno di una visita e un'accurata ecografia transvaginale. I dolori potrebbero essere dovuti ad un'endometriosi, anche se in questo caso si prolungano tipicamente anche dopo le mestruazioni. Il dolore che avverte nei premiti e l'irradiazione a gamba e schiena sono suggestivi di questa ipotesi, che va comunque verificata. Anche una terapia di prova e la risposta potrebbero orientare. Ci sono dei centri dove ci sono appositi ambulatori per lo studio dell'endometriosi: si informi nella sua zona. In genere i colleghi che se ne occupano sono anche molto abili nella diagnosi differenziale e quindi possono considerare anche tutte le altre ipotesi. Cordiali saluti.


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