Esperienze - Dr Annona

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Esperienze

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Dott. Salvatore Annona
Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Salvatore Annona - MioDottore.it

Molte delle esperienze riportate in questa sezione non sono affatto felici, come ci auguriamo sempre in gravidanza. Si tratta spesso di disavventure drammatiche e tristi che vengono riportate con tutto il carico emozionale di chi le ha vissue sulla propria pelle e che a giusta ragione non è ancora riuscito a superarle. Se pensate che la lettura di questa sezione possa impressionarvi, vi sconsiglio di farlo e vi invito a procedere oltre. Se invece vi sentite sufficientemente forti e ve la sentite, fate corna assieme alla simpatica bimba, che sembra aver capito subito tutto della vita, e scorrete verso il basso. Si tratta comunque di realtà che bisogna mettere in conto.



Il secondo parto sarà come il primo?

Gent.issimo Dottore,sono una donna di 35 anni ed un bambino di 6. Scrivo perchè ultimamente VORREI cercare un'altra gravidanza, ma sono terrorizzata dall'idea.......Il mio primo parto(operativo con ventosa)è stato un disastro che ancora oggi non ho dimenticato! Dopo 14 ore di travaglio il mio utero non ne voleva sapere di dilatarsi,così mi hanno aiutato le ostetriche(non sò se hanno fatto bene!)a dilatarlo manualmente durante ogni contrazione! Alla fine il ginecologo ha deciso di usare la ventosa e così l'incubo è finito! Ho deciso,da allora, di non avere più bambini,ma ultimamente dei dubbi mi affliggono.....Vorrei cosi chiederle:IL SECONDO PARTO,SARA' COME IL PRIMO? perche se è così.....ci rinuncio!!!! Nell'attesa di una sua risposta,ringrazio e saluto cordialmente.

E' difficile fare previsioni precise. In genere il secondo parto va meglio del primo. Se proprio è così terrorizzata può chiedere un taglio cesareo programmato, magari preceduto da una consulenza psichiatrica che ne attesti l'indicazione. Si ribelleranno gli integralisti del parto spontaneo ad ogni costo, ma credo che, ben consapevole, lei possa fare questa scelta. Cordiali saluti.

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Abbiamo perso una bambina a 7 mesi. Non riusciamo a capire perchè è accaduto.

Salve,  Vi contatto perche' sono disperato da quando io e mia moglie abbiamo perso una bambina a 7 mesi di gravidanza. Il medico ci aveva sempre assicurato durante ogni ecografia del benessere e la regolare crescita della bambina, strutturale compresa! Il giorno dell'ultima ecografia ci disse che la bimba non respirava piu' e che era morta! Da quel giorno si e' distrutta la nostra vita spiritualmente parlando e la via di ripresa sembra sempre piu' lontana. Ci e' stato detto che non si danno spiegazioni perche' la bambina non aveva mostrato nessun problema e che l'unico motivo sia probabilmente da ricercare in un virus virale che abbia infettato il cordone della bimba. Inanzitutto puo' un virus intaccare solo il cordone di un neonato?Puo' un raffreddore colpire la bimba e non la mamma? Io sono convinto che sotto si nasconda una enorme superficialità del dottore che non ha mai visto la placenta che forse dava segni di irregolarità'. Infatti mia moglie, dopo aver partorito da sola su un letto con stimolazione di candelette DOPO 16 ORE DI TRAVAGLIO, ha saputo dall'ostretica che la placenta stava messa molto male! Vi prego siamo disperati. Abbiamo perso una figlia, la prima dopo 6 anni di matrimonio, e non sappiamo nemmeno onestamente perche' se ne sia andata. Vi prego dal profondo del cuore se ci potete aiutare a capire fatelo al piu' presto. Nel ringraziarVi porgiamo cordiali saluti.

Mi dispiace per la vostra triste esperienza. Purtroppo, anche se solo raramente, tali incidenti accadono ed è toccato a voi. Le statistiche mondiali indicano l'Italia come uno dei paesi con la minore mortalità e morbilità perinatale, ma questo non garantisce che incidenti simili non accadano mai. Pensate solo per qualche secondo, per fare un altro esempio drammatico, alle morti improvvise in culla. Se ci pensiamo c'è davvero da impazzire. E' difficile con i pochi dati a disposizione valutare se nel vostro caso vi siano stati degli errori o superficialità. L'aspetto esteriore della placenta non ha alcun significato e, dopo la morte del feto è ovvio che assuma gli aspetti più brutti e strani. Semmai si può valutare l'insieme dei parametri di benessere fetale come l'accrescimento, la quantità del liquido, la flussimetria e non ultime le condizioni generali di salute della gravida, le sue abitudini di vita, l'eventuale fumo, l'alimentazione e quant'altro. Un virus può causare una viremia mortale per il feto e non dare alcun segno sulla madre, ma è solo un'ipotesi. Io credo che più che interrogarsi sul passato, sia il caso di guardare con ottimismo ad una prossima gravidanza. Magari al momento è passato poco tempo per farsene una ragione, ma vi renderete conto che è un'esperienza da superare, cosa che vi auguro con tutto il cuore.

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Ho subito la lussazione del coccige nel primo parto. Può accadere di nuovo al prossimo parto?

Gentilissimo Dottore,
Tre anni fa ho partorito il mio primo figlio di 3,780 kg e al momento espulsivo il ginecologo, per sofferenza fetale, ha spinto sulla mia pancia aiutandomi a far nascere il bimbo.
Purtroppo ho avuto la lussazione del coccige e per circa tre mesi sono stata seduta solo su ciambelle e allattavo il piccolo solo sdraiata su un fianco.
Con il tempo il dolore è passato (non nego che se sto troppo tempo seduta su una panca o una sedia dura, il mio coccige non ne risente, ma è un fastidio di qualche minuto).
Ora sto per partorire il secondo bimbo e sono in crisi perchè ho paura che ,facendo un altro parto spontaneo, possa soffrire di nuovo per mesi dopo il parto  e  non poter assistere autonomaente i miei due figli piccoli.
Il ginecologo che mi sege, mi ha visitata e ha detto che c'è molto spazio per far passare il bimbo e mentre mi ha visitata, ha toccato il mio coccige in tre punti e quando è arrivato alla punta  mi ha fatto fare un salto dal dolore!!!
Lei mi consiglia un parto cesareo? Quanta probabilità ho di subire nuovamente la lussazione del sacro? Purtoppo non ho alcuna radiografia che mi dica come il mio coccige si sia riposizionato. Dal momento che anche questo bimbo si presenta grande, il ginecologo mi farebbe partorire prima del termine per non superare il peso fetale di 3,500 KG.La mia paura rimane però sempre la stessa e purtroppo nessuno mi può dire quando il mio osso savro subirà, ma io penso che un osso già lussato non avrà giovamento dal parto spontaneo per questo penserei ad un cesareo ma mi sento in colpa. Lei cosa mi consiglia? Grazie

E' difficile fare previsioni. Occorre fare un bilancio fra gli inconvenienti di una possibile (ma non obbligatoria) seconda lussazione del coccige e i possibili rischi di un intervento chirurgico rispetto al parto spontaneo. Tale valutazione potrebbe anche essere soggettiva. Non esiste insomma la decisione ideale. Ne parli assieme al suo medico in modo da trovare assieme la risposta giusta. Cordiali saluti.

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Può il cordone soffocare il feto in seguito ad uno spavento?

salve..sono una mamma mancata..un destino una sfortuna che più di questa non poteva essere..a febbraio di quest'anno il 10 doveva nascere il mio christian con cesareo,gravidanza andava bene..io stavo na meraviglia e anche il bambino non gli mancava nulla sanissimo ..cresceva benissimo.quando il 7 ho delle perdite e nasce christian morto diagnosi cordone ombelicale attorno al collo..io ho pensato a tutto nella gravidanza per crescerlo bene riposo alimentazione ecc ma non avevo pensato a questo cordone..ora stò facendomene una cultura personale..stò cercando anche di capire cosa lo ha potuto provocare,se io abbia fatto qualcosa e l'unica cosa che mi viene in mente è stata una forte paura che ho provato e nella mia ignoranza credo che è potuta essere la causa..praticamente stavo al pc con un amico il quale mi fece lo scherzo idiota di guardare un panorama che nascondeva una faccia mostruosa che gridava..non le dico il terrore che provai..e io penso che il mio bambino si sia spaventato anche lui tanto da girarsi forse molto e cosi il cordone lo ha soffocato..ora le chiedo può essere o è un mio pensiero sbagliato..la prego di essere onesto e dirmi se è cosi o no.

Nella mia esperienza ormai più che ventennale posso dirle che vedo nascere bimbi con giri di cordone attorno al collo almeno una volta su 3. E di sicuro il cordone non può soffocare il feto, semplicemente perchè il feto in utero non respira aria. Al più si ammette che quando c'è poco liquido e il cordone è particolarmente esile e sottile, può rimanere compresso impedendo il passaggio del sangue. Ma anche questo, secondo me, è solo supposizione perchè il sangue circola ad una certa pressione e il cordone stesso ha una gelatina che lo rende turgido. Appunto se c'è una patologia preesistente che mina il benessere fetoplacentare e quindi anche la qualità del cordone ecco che l'insieme di questi fattori può  avere un ruolo. In sostanza io cercherei le cause più nel benessere della gestante, nella sua alimentazione, il sovrappeso, l'eventuale fumo, il regolare o meno accrescimento del feto, la quantità di liquido amniotico, la flussimetria. E anche quando tutto dovesse essere in regola, non dimentichiamo le morti imporvvise in culla che, al di là dell'essere favorite dal fumo, non trovano spesso spiegazione. E il feto in utero non è tanto diverso da un bimbo già nato, anzi è addirittura più suscettibile. Per la paura causata dal suo amico sono certo che possa assolverlo pur considerandolo idiota lo stesso. Lasci passare un po' di tempo e cerchi di superare la brutta esperienza, guardando con ottimismo alla prossima gravidanza. Cordiali saluti.

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Non sono riuscita a partorire. In Ospedale mi hanno quasi dato dell'incapace. Cosa avrei dovuto fare?

Buongiorno,Ho 33 anni e una bambina di due, stiamo cercando la seconda gravidanza.  La mia domanda probabilmente è sciocca, ma mi tormenta un po', forse  perché ho vissuto abbastanza male il primo parto.  Dopo una gravidanza senza problemi ho avuto un tc alla 42ma settimana,  dopo due induzioni fallite, per assenza di travaglio. Mai avuta nemmeno  l'ombra di una contrazione, utero chiusissimo, bambina alta, acque non rotte.  Ho chiesto il motivo al mio ginecologo, ma si è limitato a spiegarmi che  il cesareo a quel punto era più sicuro ecc., ma quello che vorrei sapere è un'altra cosa: per quale motivo (fisiologico immagino) non parte il  travaglio? Cosa mi è successo?  L'ospedale in cui ho partorito è molto (forse troppo) pro parto  naturale, neanche troppo velatamente mi hanno dato dell'incapace o  quasi, ma non so cosa avrei potuto/dovuto fare di diverso: non è che potessi farmi venire le contrazioni a comando, ma magari!  Grazie,  Marina

Gentile Marina, non deve vivere il suo taglio cesareo come un'imperfezione  del suo corpo, che non è stato "in grado di partorire". L'incapacità che  pensa le abbiano attribuito in ospedale, è forse lo spettro del suo stesso  timore. Quando è necessario, ben venga il taglio cesareo. E' sbagliato  tanto ricorrervi troppo spesso, quanto cercare di avere un parto spontaneo  ad ogni costo. Posso dirle a naso che, se il suo utero non ne ha voluto  sapere la prima volta, probabilmente avrà lo stesso comportamento anche le  prossime volte. Difficile dirle perchè accade, ma accade. Potrebbe essere  un difetto proprio dell'utero, un deficit delle fibre muscolari, dell'attività del pacemaker delle contrazioni, dell'ossitocina, fattori  metabolici, cause del suo stato generale di salute, abitudine del fumo e  quant'altro. Perchè procurarsi tanta angoscia in questa ricerca? Si focalizzi su altri aspetti: la sua famiglia, i suoi figli, la sua vita di  coppia ecc. Sono valori più importanti di un parto spontaneo e del perchè  non vi è riuscita. Cordiali saluti.

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Dove è meglio partorire, in Ospedale o in Clinica, a Napoli o a Caserta?

Salve, ho letto molti forum sulla gravidanza e sul parto presenti sul web e in  linea generale tutte le donne consigliano di partorire in ospedale ma vanno in clinica... Non è facile reperire informazioni complete sui medici, sulle cliniche della Campania... Secondo lei è meglio partorire a Napoli o Caserta;in ospedale o clinica? Distinti saluti

E' una domanda troppo ingenua. Lei può avere un'esperienza magnifica sia in Clinica che in Ospedale, oppure pessima nell'una o nell'altro, oppure a Napoli come a New York. Il tutto è fortemente influenzato da fortuna, fattori contingenti, dal suo caso specifico, fattori predisponenti e scatenanti le complicazioni e il semplice e puro caso. Come vuole che le si possa dare una risposta attendibile? Lavorando io in Ospedale posso dirle che lo consiglio, ma perchè è il mio luogo di lavoro, lo conosco bene, e so che le priorità sono nell'assistenza medica piuttosto che nei servizi alberghieri. Per alcune pazienti invece essere certi di migliore qualità dell'assistenza alberghiera può essere invece prioritario e via dicendo. Di certo non riuscirà a trovare la perfezione in tutti gli aspetti. Il miglior modo per decidere è chiedere di persona a parenti, amici, conoscenti, vicini, quale è stata la loro esperienza e poi decidere.Talvolta può essere questione di gusti o feeling oppure di scelta in base alle proprie priorità. Difficile che trovi un elenco con le classifiche dei medici e delle strutture.... o meglio su qualche rivista a corto di idee ne troverà, ma non si fidi. Legga anche il mio articolo sulla scelta del ginecolgo  Cordiali saluti

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Una gravidanza dopo 10 mesi da un taglio cesareo. Che rischi corro? Non vorrei lasciare il mio piccolino orfano!

Gentili Dottori, sono Valentina gia mamma di un bambino di 10 mesi che ho partorito lo scorso aprile 2011 con un parto cesareo d'urgenza e dopo 18 ore di travaglio. Vi lascio immaginare quanta paura ho nel pensare ad un secondo parto. Il fatto è che molto probabilmente sono di nuovo incinta ed ho paura di fare il test di gravidanza ed accertarmi della cosa perchè sò che sono trascorsi pochi mesi dal primo parto non naturale ed ho letto che si corrono molti rischi in questo caso, perchè bisogna dare tempo alla cicatrice di recuperare. Inoltre da quando ho partorito non ho fatto più un controllo perchè sono terrorizzata dalla figura del ginecologo. Io sono certa al 99% di essere incinta perchè ho gli stessi sintomi della prima gravidanza e da ieri ho anke le nausee mattutine. La domanda è: che rischi corro? Non vorrei lasciare il mio piccolino orfano!

Mamma mia quanta negatività! Già si vede morta per parto e suo figlio orfano! Se fosse così semplice un esito come quello da lei prospettato sarebbero stragi di mamme dappertutto. Cerchi di fare pace con la sua ansia e anche con il ginecologo. E' così sicura che la paura che le fa sia ben motivata? Per i molti rischi che si corrono nel suo caso, vorrei sapere dove si è informata. Posso dirle che una mia amica e paziente è rimasta gravida dopo 3 mesi dal taglio cesareo e i suoi figli hanno ancora entrambi i genitori e sono amici dei miei figli che hanno 22 e 24 anni. E finora non è morto ancora nessuno eheheheheh. Faccia corna assieme a me.

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Ho perso il mio primo bambino alla 27a settimana. Quando potremmo riprovare per un'altra gravidanza?

Gent.mi dottori, ho perso il mio primo bambino alla 27 settimana, sono stata ricoverata per mef il 5 gennaio scorso. Mi hanno indotto il parto, ho fatto il raschiamento e sono stata dimessa l'8 gennaio. Sia per il ginecologo che per l'ostetrica sembra che la causa sia dipesa dal cordone ombelicale. Le mie domande sono queste: il cordone ombelicale si può valutare dalle ecografie? l'ultima l'ho fatta il 21 dicembre e il bambino stava benissimo. io pesonalmente nn ho nessun tipo di problema... Altra domanda ho avuto ieri il mio primo rapporto completo e vorei sapere se in questo periodo che ho il ciclo potrei rimanere incinta (non voglio rimpiazzare la precedente gravidanza), vorrei sapere se è il caso di aspettare ancora ad avere rapporti se può essere dannoso riprendere subito e magari aspettare che mi passi il ciclo post parto, e quando potremmo riprovare per un'altra gravidanza? Io e mio marito ci vogliamo molto bene e grazie a Dio ci sentiamo molto vicini e per questo vorremo coronare il sogno di una nostra famiglia. Vi ringrazio di cuore per le vostre rsposte.

Mi dispiace per la sua triste esperienza. Non è così facile attribuire tutte le colpe al cordone e/o a chi non ha individuato il problema prima che avvenisse la MEF (morte endouterina del feto). Andrebbero analizzati tutti gli aspetti: il suo stato di salute, eventuali malattie croniche e/o metabiliche, le abitudini come il fumo o altro, l'esito delle ecografie fin dal primo trimestre, la flussimetria, lo stato infettivologico (toxo, rosolia, CMV ecc.) e quant'altro. Forse è il caso di sottoporsi ad un controllo prima di intraprendere una nuova gravidanza, per essere certi che si sia trattato solo di un caso accidentale, fosse pure dovuto solo al cordone (?). Cordiali saluti.


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